24 aprile 2015

In memoria di Francesco Zaffanella


In occasione del 70° della liberazione dal nazifascismo, volevo dedicare alcune righe al caporal maggiore Francesco Zaffanella. Nato a Castellucchio di Mantova il 6 ottobre 1915, figlio di Angelo e Giulia Foramiti, fu tra le migliaia di vittime che non tornarono più dalla tragica campagna di Russia. Faceva parte dell' 80° fanteria che nel 1941 assieme ad altri corpi militari iniziarono le operazioni in Russia. Aveva 26 anni quando il 16 dicembre 1941 scrive alla famiglia da Jampol in Ucraina. 

Jampol 16 dicembre 1941
Carissimi genitori, vengo a voi con questa mia per informarvi del mio ottimo stato di salute, come posso sperare di voi tutti in famiglia. Mi trovo ancora qua al solito posto, freddo non ne fa, anzi mi sembra di essere in primavera. Come vi ho detto, fra giorni ci spostiamo, ma non pensate per me che io sto bene lo stesso. Quando saremo a posto vi manderò nuove notizie. Auguri a voi di buon Natale, assieme ad amici e parenti. Chi sempre vi ricorda Francesco. Ciao Ettorina.

Francesco non avrebbe mai immaginato che esattamente un anno dopo, il 19 dicembre 1942, in una non ben definita località, risulterà disperso, e di lui non si seppe più nulla. I russi avevano iniziato in quel mese del 1942 la controffensiva, seminando ovunque morti, mentre l'esercito italiano iniziava una disperata ritirata. Il totale delle perdite italiane fu di 74.800 uomini. Tutti uomini e ragazzi che non rientrarono più nelle loro case. Che senso ha avuto questa guerra? Solo orrore e bestialità che non è portato a nulla, ma solo lutti e distruzioni.
Ciao Francesco, per un attimo vorrei pensarti rientrare a casa e abbracciare i tuoi famigliari, per un attimo vorrei vederti ritornare a suonare nella banda musicale di Castellucchio come già facevi prima della guerra, in quella banda dove ora sta iniziando a suonare un tuo giovanissimo pronipote, che guarda caso porta il tuo stesso nome: Francesco Pizzi.



La banda di Castellucchio nel 1935 circa. Zaffanella Francesco è il quarto in piedi da sinistra. il secondo in piedi sempre da sinistra è mio padre Egidio cugino di Francesco.




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