Mi sento di fornire alcune
informazioni e fare alcune considerazioni riguardo il problema della raccolta
rifiuti nel territorio dove abito, una tematica che ho sempre particolarmente
seguito, e per la quale ho sempre cercato di dare il mio contributo, prestando
molta attenzione onde poter avviare percorsi sostenibili per tutta la comunità.
Vivo a Gabbiana (MN), per chi non lo sapesse la strada principale che
attraversa il paese è il confine di due Comuni: La parte nord è sotto il
territorio di Castellucchio, la parte sud è parte del Comune di Marcaria.
Questa tipologia di confine è presente anche al vicino paese di Ospitaletto. Le
problematiche di questa secolare divisione sono molte, ma fra poco una di
queste sfiorerà il paradosso, anzi è un vero e proprio paradosso. In pratica
nella parte del paese sotto Marcaria si attua la raccolta domiciliare già dal 1
luglio 2005, mentre dalla parte di Castellucchio c’è ancora la raccolta
tradizionale con i cassonetti. A suo tempo avevo fatto presente agli amministratori
di allora (oggi in gran parte ancora presenti), che non si possono fare scelte
così diverse quando ci sono due frazioni condivise da entrambi i Comuni e che
il Comune di Castellucchio avrebbe dovuto seguire la strada di Marcaria. Una
strada ormai sempre più praticata e che si dimostra la più percorribile per
ottenere risultati importanti. Senza contare il risparmio che questo avrebbe
comportato avendo un ente unico che poteva prelevare i rifiuti e i materiali
riciclabili. Queste mie considerazioni ovviamente non hanno destato alcuna
preoccupazione da parte degli amministratori, rimandando evidentemente il
problema a data da destinarsi. Siamo nel 2013, sono passati 8 anni, non sono
cambiati gli amministratori, non è cambiato il sistema di raccolta. Ne
frattempo molti Comuni mantovani hanno adottato il sistema del porta porta compresi tutti i Comuni che circondano
il Comune di Castellucchio. Così Castellucchio in questi anni è rimasto a guardare
quello che hanno fatto gli altri. Bisogna però sottolineare che il dato riferito
alla differenziata del Comune di Castellucchio nel 2011 è stato del 53%, un dato molto alto
considerando il tipo di raccolta che si attua. A mio parere è una percentuale
molto forzata e che faccio fatica a riconoscere reale, visto che mancano molte
iniziative che possono favorire questa percentuale, a parte il notevole apporto
che danno i volontari del gruppo ecologico castellucchiese, che gestiscono
l’isola ecologica dove si conferiscono molti materiali, ed alcune iniziative di
sensibilizzazione che ci sono state. In ogni caso questo dato continuando con
questo sistema non potrà alzarsi sicuramente se non di pochissimo. Ora passiamo
ad analizzare i dati di Marcaria, perché rispetto a Castellucchio spunta un
dato riferito sempre allo stesso anno (2011,) molto al di sotto delle
aspettative che una raccolta porta a porta può dare. Infatti è di 10 punti
sotto il dato di Castellucchio (43%). Qui a mio parere c’è qualcosa che non
quadra, mi viene meglio da dire: Gh’è quèl ca toca. Come è possibile avere un risultato così scarso? Visto che come
abbiamo detto si effettua da anni la
raccolta porta a porta, ed inoltre con i contenitori sul territorio per la
raccolta del verde, che tra l’altro viene
prelevato a domicilio ogni lunedi. Aggiungiamo anche la riduzione della tariffa rifiuti del 15% a
chi ha un compostiera. Insomma questa percentuale dovrebbe essere molto più
alta, per questo se fossi amministratore del Comune di Marcaria mi preoccuperei
non poco per cercare di capire l’anomalia di questo dato, che vanifica per
certi versi gli sforzi effettuati in questi anni per andare incontro ai
cittadini e nello stesso tempo evitare di immettere in discarica meno rifiuti
possibili. Tutti gli indicatori riferiti alla tipologia di raccolta domiciliare
come quella svolta nel Comune di Marcaria sono di tutt’altro tipo. Oltre a
questo, la mia convinzione nasce da un rilevamento statistico fatto nel
2004/2005 (sono disponibile a fornire tutti i dati a chi me li richiede),
quando ancora nel Comune di Marcaria non era iniziata la raccolta porta a
porta. In sostanza in questo rilevamento sono indicati tutti i rifiuti che sono
usciti dalla mia abitazione in un anno, suddivisi per tipologia e periodo
stagionale. La percentuale di raccolta differenziata che ho raggiunto è stata
del 65%! Già questo dato che è reale e dimostrabile, si scontra con il dato di
differenziata del 2011 del Comune di Marcaria: più di venti punti percentuale
di differenziata! Ma veniamo al 1 agosto 2013, da questa data il Comune di
Marcaria farà partire il porta a porta
totale, quindi tutto quello che uscirà dalle nostre case verrà raccolto a
domicilio. Per questo verranno tolti tutti i cassonetti, ma rimarranno quelli
di Castellucchio. Come si potrà gestire una situazione per niente sostenibile e
di spreco per la pubblica amministrazione? Le mancanze dell’amministrazione
castellucchiese protrattesi nel tempo si
materializzeranno il 1 agosto, dove si
potrà assistere ad una situazione che non fa onore certo ad un pubblico
amministratore. Un mio plauso va invece all’amministrazione di Marcaria che in
questo senso ha operato in modo brillante (però quel dato non può essere
accettato), avviando dal 2005 la raccolta domiciliare ed ora portarla ad un
sistema totale già ben sperimentato e corretto in questi anni da altre
amministrazioni. Tra l’altro questo sistema, che ci invita a fare meno
indifferenziato possibile, porterà tutti a modificare i comportamenti negli
acquisti, cercando maggiormente imballaggi che si possano riciclare, e questo
andrà ad innescare a sua volta comportamenti da parte delle aziende produttrici
sempre più sostenibili, per incontrare il gradimento dei consumatori. Le
amministrazioni si devono a loro volta impegnare ad effettuare acquisti sempre
più sostenibili. Proprio quest’anno è stata fatta una modifica di legge riguardo
al GPP, per incentivare ed invitare i Comuni ad accrescere i propri acquisti
verso prodotti certificati (ad esempio FSC e PEFC), e adottare il sistema dei
così detti “APPALTI VERDI”. Le soluzioni che ci portano ad avere sempre meno
rifiuti in discarica, meno inquinamento e meno CO2 nell’atmosfera sono
molteplici. Ad esempio i cestini dei rifiuti che vediamo nelle nostre piazze
perché non sono per una raccolta di multi materiali? Dentro ci finisce di tutto
senza alcuna differenziazione.
Un esempio di questa anomalia:
carta plastica e alluminio in un unico contenitore.
Un’ultima annotazione riguarda le
associazioni che fanno le feste estive, nonostante tutte le informazioni che
oggi abbiamo, si assiste spesso e volentieri ad una raccolta dei rifiuti
vecchia di quarant’anni. Carta plastica e alluminio tutti insieme pronti per
andare in discarica. Non sono più accettabili comportamenti del genere e le
amministrazioni devono farsi carico nel dare indicazioni e incentivi per
comportamenti più responsabili, come avviene già in molte amministrazioni
italiane. Nel chiudere questo post, mi auguro che questo possa essere da
stimolo per avviare un dibattito, non tanto in materia di raccolta rifiuti ma
di pensare a qualcosa di più importante. Prima di tutto le scelte in una
materia così delicata come i rifiuti, non possono essere prese dai comuni ma
dovrebbe esserci una legge nazionale o perlomeno regionale uguale per tutti. La
condivisione di due frazione da parte del Comune di Marcaria e del Comune di
Castellucchio, evidenziano una problematica insostenibile che oggi è legata al
problema rifiuti ma che ha radici lontane. Non si può pensare di chiedere di passare
sotto un un altro Comune, come ho sentito dire da qualcuno; cosa peraltro avvenuta
alla fine dell’ottocento, quando alcuni benestanti di Gabbiana chiesero al Comune
di Marcaria che Gabbiana passasse sotto Castellucchio. Oggi si può solo
chiedere la cosa più sensata che ci possa essere: unificare i due Comuni. Infatti gli esempi in varie parti
d’Italia ci sono già, e sarebbe la cosa più logica che due Comuni che
condividono l’amministrazione di due paesi possano unirsi e formare un unico
grande Comune all’insegna del risparmio e di una maggiore qualità dei servizi.
Mi auguro che queste righe possano far riflettere, e magari possano far nascere
un comitato che sia da volano per avviare un eventuale iter di unificazione,
questo con un po di buona volontà potrebbe
avvenire entro il 2020. Ma quanti dei nostri amministratori saranno disposti a
“sacrificarsi” per creare un Comune unificato? Poi come si potrebbe chiamare il
nuovo Comune? CASTELMARCA? Il dibattito è aperto . . .
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