Volevo condividere questo
importante traguardo, con tutti colori che in questi anni mi hanno seguito,
alle tante compagnie teatrali, agli attori, ai registi, agli appassionati, alla
mia famiglia, a chi mi ha spronato a continuare a scrivere. Grazie a loro, oggi
pubblico la mia trentesima commedia dialettale. Dal primo copione scritto nel
1988 “Al rastèl dal nonu” , a quest’ultimo “Chi va in campagna perd la
scragna”, scritto nel 2015. La memoria in queste occasioni, ti porta indietro a
tutti quei momenti passati a scrivere, anche nei posti più disparati e
inusuali, ad inventare nuovi personaggi, creare nuove situazioni, cercando
oltre alla comicità di aggiungere motivi di riflessione, in modo di poter dare
un valore aggiunto ai testi. Generalmente le commedie dialettali sono viste
come momenti per ricordare il nostro passato e le nostre tradizioni, ma ciò non
toglie che molti miei copioni affrontino anche tematiche attuali, perché
nonostante tutto, oggi il dialetto è ancora vivo e presente. Ho sempre inteso
il dialetto come lingua parlata e non scritta, per questo le commedie
dialettali si prestano benissimo a svolgere questo compito. Un modo rilevante
per salvaguardare il dialetto e le nostre tradizioni. Nessuno di noi ha
imparato il dialetto a scuola, eppure lo parliamo benissimo, perché è nato e si
formato con noi. Trasformato nel corso dei secoli, ma arrivato a noi da bocca a bocca. Non vorrei
tralasciare in questa ricorrenza l’esperienza vissuta da regista delle mie
commedie con la compagnia “Insieme per caso” di Casatico (MN), indimenticati
amici e indimenticata compagnia. In questi anni sono state centinaia e
centinaia le rappresentazioni, eseguite da molte compagnie teatrali in
numerosissime località di diverse provincie, dal piccolo teatrino parrocchiale,
ai grandi teatri. Quest’ultima commedia, vede per la prima volta nei miei
copioni, protagonisti 10 personaggi. Una storia che prende spunto da una famoso
detto dialettale: “Chi va in campagna perd la scragna”. Per puro dato
statistico, i 30 copioni hanno occupato complessivamente 677 pagine, con 280
personaggi e 287.435 parole. Quello che oggi potrebbe sembrare un punto di
arrivo, voglio pensarlo invece come un punto di partenza, certo che la prossima
commedia sarà sicuramente ancora più bella. Il 30° copione, e tutte le altre
commedie, si possono visionare integralmente sul mio sito internet: www.francozaffanella.com
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